venerdì 4 settembre 2009

INTELLIGENZA ESISTENZIALE II° PARTE



Ecco l’intelligenza esistenziale: ogni attimo è vero, unico e divino. Questa è la vita, questa, che stiamo vivendo è la reale esistenza e tutto il suo senso.
Questo, dalla pienezza e dallo svelarsi di tutti i livelli dell’esistenza nel singolo e nel Tutto, possiamo cogliere e godere.

L’esistenza ha molto di velato.
Lasciar emergere il non detto, il trattenuto, il resistito.
A volte ci sentiamo un’isola e, pur sapendo che non è tutto ciò che sappiamo di noi, definiamo, proteggiamo, difendiamo quest’identità.
Poi il non conosciuto attrae, il buio interiore si anima, ci destabilizza, ci porta ad intuire che in noi c’é molto di sconosciuto, innanzitutto a noi stessi.
Ed è l’irrequietezza, il disagio interiore, la noia a farci mettere i piedi in acqua o a farci salpare, oltre l’isola, sulle acque della vita.
L’incontro con gli Altri, l’Altro: attrazioni, scaramucce, tensioni, gioie e conflitti… giochi.
Nuotare, ampie bracciate, annaspare, inoltrarsi lontano nell’azzurro, la costa che s’allontana.
Tornare, re-incontrare, ricominciare, ritentare, fare, lasciar fare, ritrovarsi in se stessi, nell’altro, perdersi.
In questo turbinare di relazioni, la Vita che viene, ci attraversa, ci usa e si dà; dandosi consistenza e senso attraverso noi.
Vissuti, emozioni, sentimenti di cui essere consapevoli o da cui restare travolti.

Il Mare, questo mare della Vita, che abbraccia l’isola, l’accarezza, amoreggia con la sua isola, a volte l’inonda.
Noi stessi: aggressivi, padroni, potenti, scoperti, indifesi, fragili, luminosi, soli. Vivi.
Cominciare a sapere che non si è solo isola, ma mare, ora terra ora acqua, ora asciutto, ora incompiuto ancora diluito nel Tutto.
Le nostre acque in cui lasciarci andare così che siano esse, le acque della Vita, a far emergere le Parti di noi e del Mondo che attraversiamo, in cui ci ri-conosciamo.

I Sentimenti, considerati scomodi, negativi, quando non giudicati sbagliati, sconvenienti, brutti e irrazionali. Il meglio di noi, le nostre energie più forti e feconde, intelligenti e sane quando finalmente decidiamo di accogliere la psiche animale che siamo.
Poi la presa di coscienza dell’insieme di queste forze e l’ascensione, lenta all’inizio poi sempre più avvincente, verso sentimenti di gioia, positività, benessere. Una corsa a riconoscere, accanto alla nostra parte oscura, ma non per questo meno bella e buona, la nostra parte solare, da sempre presente, solo lasciata in ombra dal nostro pensiero in passato troppo abituato a guardare e pensare la vita dalla parte del dolore e della fatica.

Fino a ieri vivevo così, come mi racconto in queste pagine, oggi…

… “Voglio vivermi come gioia, perché nel mio sentire c’è il progetto che mi sono data e, da oggi, voglio mettere in scena solo copioni di leggerezza ed ironia.
Ho concluso anche la fase dell’affrancare me stessa dai vecchi copioni, da situazioni che mi andavo a creare per rivivermi e risolvere positivamente le stesse, scomode e sofferte emozioni.
Ora so che l’unica missione della vita che ho è quella verso me stessa: innanzitutto di stare bene e godermela, poi quando mi va, di consapevolizzare me stessa, ri-creandomi ad ogni passo, sintonizzandomi sempre sul volere del mio cuore e sul mio pensiero più alto ed evolutivo.
Qui, incontro sempre nuovi compagni di viaggio”.


b) Come ascoltare i miei sentimenti

I Grandi Sentimenti sono le grandi forze di ciò che chiamiamo “divino” in noi e che siamo noi: gelosia appartenenza possesso idolatria onnipotenza impermanenza odio rabbia senso di colpa… insieme a ciò che abbiamo già redento: apprezzamento speranza accoglienza ascolto condivisione compassione fiducia apprezzamento …

“C’è un’unica specie di Amore, ma ce ne sono infinite copie diverse, esso non dura se togli la lotta. L’Amore che economizza non è mai vero amore”.

Mi osservo e dico a me stessa:
“Rivolgiti a questa energia: gelosia… accoglila, seguila, ascoltala…”.
La riconosco: “È mia”.
Mi dico: “Ascoltala, ascoltala, lasciala essere”.
E poi: “Seguila, seguila, seguila”.

Ancora: “Rivolgiti a questa energia: invidia… riconoscila, vivila, seguila”.
“È mia”. “Accoglila accoglila accoglila… respirala”.

“Rivolgiti a questa energia: possesso… ascoltala, accoglila, respirala, lasciala respirare in te, sentila come te… poi come altro da te, altro di te”.

“Volgiti a questa energia: vendetta”. “È mia”.

Rabbia rabbia RRRRRabbia
“È mia… Sono io… Si, sono io… Sono altro”.

Accogli, nomina i tuoi animali interiori, le tue energie di creatura e di creazione più profonde e forti.
Antri abissi valli vette colline mari e acque profonde in cui non mi conoscevo, che non sapevo di abitare. Venti aliti sospiri sussurri tempeste spinte corse entropie esplosioni silenzi, silenzi vuoti, vuoti, vuoti sordi… io, o meglio energie che mi attraversano, in cui mi riconosco viva.
Dai asilo e dai il nome alle tue energie, il loro nome, senza spiegare, senza aggiungere altro, lasciale pure così come sono nate in te. Solo “senti” - “ascolta” mentre dalla loro forza sei attraversata.



SEGRETO n. 1: Contattare e osservare l’energia racchiusa nei sentimenti e nelle emozioni ci permette di sentire chi siamo e cominciare ad usare le grandi potenzialità che sono in noi.


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