giovedì 3 settembre 2009

FRETTA




“Se Dio è tutto e in tutte le cose,
diamogli la consapevolezza in ogni cosa.

Egli si creò per conoscersi, per sperimentarsi,
per avere la percezione di sé,
chiunque sia”.

Sentirsi assorbire, risucchiare, trascinare in qualcosa che non si sa ma che è più forte di tutto quanto si vive ora.
L’attrazione ed oltre, a oltre.
Il fascino dell’essere traghettati in spazi che si percepiscono ampi e solari.
Quando l’intuizione comincia a prendere il sopravvento, e la lasci essere protagonista della tua vita.
Essere, per vivere, perché senti che sei connessa alla velocità della luce e in essa ti muovi, sosti, plani, riprendi la corsa e ti lanci, leggera, sicura, nello spazio siderale.

Questo è il passaggio da una creazione all’altra. Da uno stato di noi ad una nuova condizione.
Avverti lo stacco, ti destabilizza fintanto che la forza dell’emozione e dei pensieri vecchi ancora trattengono la corsa e fanno zavorra all’Anima che già è nel Nuovo, nella Vita Nuova.
Zavorra: tempi e spazi di un universo che ora più non ti appartiene e, mentre ancora si fa sentire il peso del passato, sempre più velocemente si scioglie perché anche i tuoi pensieri e le tue emozioni sono più leggere e impermanenti e, sempre più facilmente, la psiche compie i passaggi verso la libertà.
Del passaggio, la Luce può conoscere anche la traiettoria e il percorso, nonostante sia alla velocità della luce. Perché la Luce è intelligenza, è ciò che rende gli esseri consapevoli di se stessi.

La Luce, emanazione di Dio, emanazione del nostro essere divino, abita l’istante in cui capienza e sostanza, dare e avere, vuoto e pieno s’incontrano fecondi.
Un attimo, meno di un attimo, talmente impercettibile che quasi noi uomini non lo cogliamo, quasi esce dallo spettro di risonanza delle nostre facoltà ma: “Se sento che sono Dio nel mio essere più profondo e vero, è ben attiva e dinamica la capacità di percepire l’impercettibile, l’impermanente, l’attimo della creazione”.



Con me molti compagni di viaggio, dal loro sguardo, dall’emozione che mi attraversa pensandoli o avendoli vicini, so che sentono come me, colgono l’istante e il loro essere divino come me, sono già oltre.
Prati, boschi, dirupi, spiagge e scogli, soli e galassie, gli spazi dei nostri incontri si amplificano, sono sempre più numerosi e accessibili.
Qualcuno, prima di noi, s’è già incontrato e ha aperto cancelli, chiavi, portali, e il mondo dell’immenso, dello Spirito, del diversamente oltre è dilagato e ha impregnato di luce e consapevolezza l’oggi, il quotidiano, la carne, la Terra.
Ora spazi e tempi nuovi, luoghi d’incontro e d’incanto, sono in noi. Qui ci troviamo.
La trama esterna delle comunicazioni, dei contatti, degli scambi e confronti liberi, vissuta alla luce della Luce, ha illuminato e attivato la rete interiore.
I boschi, le spiagge e gli scogli, i soli dell’anima… qui siamo, sempre più spesso, in convivi, abbracci, amplessi che superano tempi e spazi, materia e condizioni.

L’Unità, l’Alef , vissuto, sperimentato e, se Alef ci prende, tutti noi abbiamo attivi gli archetipi, i segni e i significati.
Tutto ri-conduciamo in noi e siamo Nuovi, i testimoni della Nuova Consapevolezza .



SEGRETO n. 3: I sentimenti e le esperienze che, fino a ieri giudicavamo “negativi”, accolti e integrati ci forniscono le energie più forti che possiamo orientare verso i nostri progetti.










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