martedì 1 settembre 2009

ASCOLTO




Qui
il pensiero
si ferma.
Risalgo
una memoria
biancovestita.

Un incedere
di Luci
Canta.


Innanzitutto l’ascolto interiore, grazie al Terzo Orecchio che apre il nostro sentire alle vibrazioni, ai suoni delle nostre particelle, del corpo ora aperto alle innumerevoli dimensioni dell’universo. Esso ci conduce dentro noi stessi nell’unico ascolto vero e necessario, il sentire e la percezione di noi stessi perché l’esterno è illusione, è ciò che creiamo noi quando una realtà, un sogno, un pensiero, lo lasciamo risalire dal profondo e gli diamo il permesso di esplicitarsi davanti al nostro Occhio interiore. Al Terzo Occhio, all’Osservatore che è posto qui, tra i due occhi, in quello spazio e tempo del nostro corpo costantemente in contatto con il Tutto, oltre lo spazio e il tempo.
L’Osservatore e l’Ascolto sono il nostro Sé divino, o Sé Superiore, sono il canale sempre aperto tra noi, qui nel corpo e nel cuore di carne, e il Tutto, il divino che ci abita e siamo.
Innanzitutto tra me e la mia Anima è importante che il canale sia aperto, attivo

È fondamentale che l’io temporale, razionale e volitivo che sono sia costantemente in ascolto, in “Obbedienza” all’Anima che mi abita. Il primo ascolto e la prima obbedienza è accogliere che: “così come sono, sono” perché questo, che oggi sono, la mia Anima, Una col Tutto, vuole essere. Anche in quelle parti di me, in quei pezzi della mia storia che io non vorrei riconoscere come miei, che ancora tento di separare da me. Perciò: “così come sento, sento” e va bene; “così come penso, penso” e va bene.
Questo, oggi, vuole essere e vivere l’Anima che mi abita e che sono, questo, nell’oggi che si srotola davanti a me.

ASCOLTO INTERIORE… DIALOGO INTERIORE, SEMPRE ACCESI.

Così, ecco, è bello andare a letto la sera e dirmi: “Adesso sto con me stessa, dedico questo tempo e spazio tra la veglia e il sonno a me stessa. Far compagnia a me stessa, accogliermi nel respiro, in ogni pensiero che mi passa per la testa, senza selezionarlo o volerlo cambiare. Senza volere, nei miei pensieri e nel mio affanno, cambiare il mio mondo e la storia che oggi, ieri, ho vissuto”.
Questo che si srotola davanti alla mia memoria ha voluto essere l’Anima, Una col Tutto, che mi abita. Mi addormento avvolta dalle mie emozioni sollecitate da lui, lui, lei, da me stessa: questa emozione, questa, che abita in me mi serve, ora, per traghettarmi nel sonno e nel sogno. Se accetto dal profondo e completamente questo, accetto ciò che l’Anima ho voluto sperimentare di Sé, ciò che Dio vuole viversi in me, e domani, domani, se Lei vuole, se Lui vuole, sarà ancora così o diverso.
Ormai so bene quali sono le spinte dentro me, cosa desidero e so che voglio cose grandi, belle e gioiose; so già, pur nella riduttività del mio oggi, che l’Anima mi sta portando verso orizzonti sempre più vasti e ricchi, basta che la lasci fare.

Ascolto interiore… stare con me stessa, bene, semplicemente, fino a scivolare nel sonno e, al risveglio, so che con la mia Anima sono stata questa notte. Sento che da questa grande compagna interiore verranno grandi compagni, fuori di me, da accogliere sorprendentemente e da abbracciare.
È l’Anima che sceglie e mi organizza la vita.
Al mattino, mi soffermo nello spazio dell’Anima, sto, dentro al letto a dedicare la mia presenza, il mio ascolto, la mia attenzione, a me stessa, all’Anima.
Qui, al mattino, ora, Lei è la prima entità che incontro appena apro gli occhi del cuore e della mente.
Sto, e sento che sto con qualcuno che sono, che mi trascende e sovrasta, l’altra Parte di me, l’Anima.

Da un po’ di tempo, mi rendo conto, sono capace di dare più ascolto e attenzione alle persone che incontro, agli amici, ai colleghi. Ascolto con attenzione, seguo il loro sentire e i loro percorsi di pensiero con più disponibilità. Non ho bisogno di dire: “Io, io…” posso ascoltare, senza più l’urgenza di dire e spiegare ciò che penso, faccio o dico.
Sono più capace di ascolto fuori di me da quando dedico ascolto, amorevolezza ed attenzione al dentro di me.









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